Commerzbank presenta i migliori risultati trimestrali degli ultimi 10 anni e alza le prospettive per l'intero 2024. La seconda più grande banca tedesca ha approfittato degli alti tassi di interesse per migliorare il suo reddito operativo, incrementando nel contempo le commissioni bancarie nette. Nel primo trimestre, l'istituto finanziario tedesco ha raggiunto anche un importante traguardo relativamente al consolidamento IT nel business Corporate Clients attraverso la migrazione della sua piattaforma di prenotazione per valute e materie prime.
"Manteniamo le nostre promesse. Abbiamo iniziato molto bene quest'anno. La forte attività con i clienti e l'eccellente risultato nel primo trimestre supportano il nostro obiettivo di aumentare i nostri profitti nel 2024", ha dichiarato
Manfred Knof, Amministratore delegato di Commerzbank. "Stiamo continuando a fare buoni progressi nell'attuazione del nostro piano strategico al 2027. Soprattutto in termini di fatturato, sta diventando sempre più chiaro che il nostro modello di business incentrato sul cliente sta dando i suoi frutti anche in un contesto economico difficile. A questo proposito, le più recenti acquisizioni nell'asset management e nel traffico dei pagamenti inizieranno a contribuire alle commissioni attive nel corso dell'anno".
Commerzbank: i dati trimestrali nel dettaglio
Nel primo trimestre 2024 Commerzbank ha prodotto un fatturato complessivo di 2,75 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto ai 2,67 miliardi di euro dello stesso periodo del 2023. Scendendo nel dettaglio:
- il margine di interesse ha fatto un balzo del 9,2% su base annua a 2,13 miliardi di euro;
- le commissioni nette sono salite di 0,5 punti percentuali a 920 milioni di euro;
- le attività e passività finanziarie valutate al fair value netto hanno ridotto la perdita da 72 a 53 milioni di euro;
- le altre poste hanno incrementato il passivo da 122 a 246 milioni di euro.
L'utile netto si è attestato a 747 milioni di euro, segnando un aumento del 28,8% rispetto ai 580 milioni di euro dei primi tre mesi dello scorso anno. Il risultato supera nettamente le aspettative degli analisti di 652 milioni di euro.
Gli indici patrimoniali confermano la solidità della banca, con il CET1 Ratio salito dal 14,2% al 14,9% in un anno. Ciò conferisce a Commerzbank un buffer molto confortevole di 455 punti base rispetto al requisito minimo regolamentare (soglia MDA), che attualmente si aggira intorno al 10,3%. "Il significativo miglioramento della capacità reddituale e l'elevato CET1 ratio sono alla base del nostro piano per aumentare ulteriormente il pay-out ratio", ha dichiarato il direttore finanziario della banca, Bettina Orlopp.
Il Chief financial officer ha aggiunto che la banca continuerà a concentrarsi su una
combinazione di pagamenti di dividendi e riacquisti di azioni. "Se il secondo trimestre si svilupperà come previsto, prevediamo di presentare domanda alla
Banca Centrale Europea e all'Agenzia finanziaria tedesca per il prossimo riacquisto di azioni sulla base dei risultati del primo semestre", ha detto.
Al riguardo Commerzbank ha approvato in assemblea ordinaria del 30 aprile 2024 la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro per azione che, al valore del titolo dell'ultima chiusura di Borsa di 14,33 euro, implica un rendimento del 2,44%. L'azienda di credito con sede a Francoforte ha restituito agli azionisti complessivamente circa 1 miliardo di euro, di cui 415 milioni di euro sotto forma di dividendi e 600 milioni di euro nel secondo programma di riacquisto di azioni proprie completato a marzo.
La guidance
Sull'intero anno, la view sul margine di interesse passa da 7,9 a 8,1 miliardi di euro. Inoltre, l'istituto ha fatto sapere di voler raggiungere un rapporto costi/ricavi del 60% e di mantenere un CET1 Ratio superiore al 14%.
Sul fronte del ritorno per gli azionisti, Commerzbank intende aumentare il pay-out dell'utile ad almeno il 70% nel 2024 dal 50% del 2023. Tuttavia, il risultato non deve superare l'utile netto dopo la deduzione dei pagamenti delle cedole AT1, in conformità con la politica di restituzione del capitale della banca.