JP Morgan Chase ha presentato un secondo trimestre brillante, con una solida crescita dei ricavi e degli utili, saliti a livelli record oltre le aspettative degli analisti. A dare una grande spinta è stato il segmento dell'investment banking, grazie alla ripresa delle operazioni di finanza straordinaria dopo due anni di stallo, e la partecipazione della banca nella rete di carte di credito Visa, che ha generato importanti ritorni.
Le azioni però stanno scendendo di oltre 2 punti percentuali nelle prime battute dopo l'apertura di Wall Street, forse perché i commenti del Presidente e Amministratore delegato Jamie Dimon hanno trasmesso una certa preoccupazione. Pur esaltando gli straordinari risultati raggiunti da JP Morgan nell'ultimo trimestre, il top manager, che si appresta a lasciare la guida della banca, ha tratteggiato un quadro generale un po' impegnativo. "Sebbene le valutazioni di mercato e gli spread creditizi sembrino riflettere una prospettiva economica piuttosto favorevole, continuiamo a essere vigili sui potenziali rischi", ha affermato citando una "situazione geopolitica complessa, potenzialmente la più pericolosa dalla seconda guerra mondiale, anche se il suo esito e il suo effetto sull'economia globale rimangono sconosciuti".
Inoltre, il CEO ha fatto riferimento ad alcune "forze inflazionistiche", come "ampi deficit fiscali, necessità infrastrutturali, ristrutturazione del commercio e rimilitarizzazione del mondo". Ciò significa che "l'inflazione e i tassi di interesse potrebbero rimanere più elevati di quanto previsto dal mercato", oltre al fatto che "non conosciamo ancora tutti gli effetti di un inasprimento quantitativo su questa scala", ha detto.
JP Morgan: tutti i numeri della trimestrale
Nei tre mesi che vanno da aprile a giugno, la più grande banca al mondo ha ottenuto ricavi per 50,2 miliardi di dollari, in crescita del 22% rispetto ai 41,93 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. Il consensus si aspettava entrate per 49,87 miliardi di dollari. Scendendo nei dettagli di ogni unità di business:
- il Consumer & Community Banking è cresciuto del 3% anno su anno a 17,70 miliardi di dollari;
- il segmento Commercial & Investment Banking ha avuto un incremento del 9%, ma è da rilevare che i ricavi dell'Investment Banking sono aumentati del 46% a 2,5 miliardi di dollari, con le commissioni di tale sezione salite del 50%;
- la divisione Asset & Wealth Management ha visto una crescita del fatturato del 6% a 5,25 miliardi di dollari;
- il reparto Corporate ha visto un balzo del 172% dei ricavi, che sono passati da 3,72 a 10,12 miliardi di dollari, grazie agli introiti derivanti dalla collaborazione strategica con Visa sui pagamenti con le carte di credito.
La banca ha prodotto un utile netto nel secondo quarto 2024 di 18,15 miliardi di dollari, in salita del 25% rispetto a guadagni per 14,47 miliardi di dollari dei secondi tre mesi dello scorso anno. Ciò corrisponde ad un utile per azione di 6,12 dollari, in aumento del 29% rispetto ai 4,75 dollari dello stesso trimestre del 2023. Se si fa la rettifica per la partecipazione della banca in Visa, gli utili per azione ammontano a 4,26 dollari, oltre i 4,19 dollari attesi dagli analisti.