Poco dopo l'avvio degli scambi a Wall Street, Nvidia è diventato il primo produttore mondiale di chip a varcare la soglia dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Dopo il +2,54% messo a segno venerdì scorso, che ha permesso di raggiungere una market cap di 963,18 miliardi di dollari, al momento il titolo sale del 4,02% (384,45 dollari) portando il valore della società a 1,02 mila miliardi.
Al momento sono solo cinque le aziende che fanno parte dell'esclusivissimo club che vanta una capitalizzazione maggiore dei mille miliardi: Apple (2.793 miliardi), Microsoft (2.465 miliardi), Saudi Aramco (2.065 miliardi), Alphabet (1.561 miliardi) e Amazon (1.237 miliardi).
Nvidia: l'impatto dell'intelligenza artificiale
Il gigante di Santa Clara sta sfruttando l'hype creata dall'arrivo dei nuovi strumenti che sfruttano
l'intelligenza artificiale. Per la verità, i semiconduttori targati Nvidia hanno alimentato tutti quei prodotti di tendenza del momento: dai videogames alle criptovalute e al
metaverso. Tuttavia, nessuno di questi ha avuto un impatto paragonabile a quello dell'AI. "Nvidia è in pole position in questo momento: sta fornendo la tecnologia necessaria per servire questa ondata di innovazione e utilizzo", ha affermato Zeno Mercer, senior research analyst di ROBO Global.
Per avere un quadro di quanto l'AI stia influendo sui risultati aziendali, basta guardare alla guidance riportata la settimana scorsa dalla società in occasione della pubblicazione della trimestrale. Le vendite, anche grazie all'impatto dell'intelligenza artificiale, saranno di 11 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2023. Una cifra monstre che ha polverizzato le aspettative di mercato e ha fatto impennare le azioni di oltre il 24% in un solo giorno, con un incremento di capitalizzazione di 184 miliari di dollari. "Non abbiamo mai visto una guidance come quella rilasciata da Nvidia", aveva detto l'analista di Sanford C. Bernstein, Stacy Rasgon.
Azioni Nvidia: gli analisti alzano il prezzo obiettivo
Nel corso di una tavola rotonda a Taiwan, l'Amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, oggi ha sollevato la questione della sicurezza in merito all'intelligenza artificiale. Soprattutto ha riferito che due delle sue opportunità preferite per l'AI non sono nel settore tecnologico, bensì nella scoperta di farmaci e nella comprensione dei cambiamenti climatici.
Nvidia attualmente si affida soprattutto a Taiwan Semiconductor Manufacturing Corp. per produrre i chip che progetta, ma il CEO ha parlato di una catena di approvvigionamento solida, in cui subentrano aziende come Samsung e Intel come partner di produzione. "Produciamo in tutti i posti possibili", ha detto. Nel fine settimana, Huang ha annunciato una serie di prodotti legati all'AI che interessano vari campi come la robotica, i giochi, la pubblicità e il networking.
Tutto ciò contribuisce a dare valore alle azioni in Borsa, ma secondo gli analisti di Wall Street le previsioni future sono insondabili. Ad ogni modo, in media l'obiettivo di prezzo è stato aumentato, con alcuni che valutano la società fino a 1.600 miliardi di dollari, livello in questo momento in cui gravita una società come Alphabet. A giudizio di Susannah Streeter, responsabile dei mercati per Hargreaves Lansdown, "dato che la valutazione è ben al di sopra della media a lungo termine, ci sarà una pressione significativa per ottenere una crescita elevata su base coerente, per cui in futuro le azioni potrebbero essere caratterizzate da una certa volatilità".