Il Consiglio di amministrazione di OpenAI ha scelto
Emmer Shear come nuovo Amministratore delegato ad interim per l'azienda. Il co-fondatore di Twitch prenderà il posto di
Sam Altman, dopo il tumultuoso licenziamento della scorsa settimana. Inizialmente il Cda aveva nominato per il ruolo il Chief technology officer Mira Murati, ma questa decisione ha innescato un malcontento generale con decine di dipendenti che durante il week-end hanno spinto per far reintegrare Altman.
Le pressioni sembravano destinate ad essere accolte visto che Altman domenica pomeriggio è tornato in ufficio. In realtà, era passato da lì per altri motivi e la sera stessa, il co-fondatore di OpenAI, Ilya Sutskever ha annunciato la nomina di Shear.
Il resto del CdA rimarrà al suo posto. Quindi, accanto a Sutskever ci saranno i seguenti consiglieri indipendenti: Adam D'Angelo, l'Amministratore delegato di Quora, l'imprenditrice tecnologica Tasha McCauley e Helen Toner del Georgetown Center for Security and Emerging Technology. Mentre non è ancora chiaro quale sarà il destino di Murati.
OpenAI: ecco cos'è successo ad Altman
OpenAI ha vissuto tre giorni sulle montagne russe: ci sono ancora molte zone grigie sulle motivazioni che hanno indotto l'azienda a destituire il Ceo. Nel comunicato di venerdì scorso, il CdA ha affermato che Altman non era stato "completamente sincero nelle sue comunicazioni con il Consiglio di amministrazione". Cosa significa?
Probabilmente, per comprendere il retroscena bisogna far riferimento a cosa effettivamente rappresenti OpenAI. Qui non siamo di fronte a una tipica società con scopo di lucro che ha determinati doveri nei confronti degli azionisti, ma a un'azienda che per statuto si impegna a garantire che l'intelligenza artificiale sia sviluppata per favorire tutta l'umanità. Questa differenza di prospettive probabilmente ha fatto declinare la fiducia nei confronti di Altman, che potrebbe aver perseguito altri scopi.
In particolare, sotto stretta osservazione del Cda è ricaduto il disagio per la rapidità con cui la potente tecnologia di OpenAI si stesse sviluppando e venisse commercializzata. A ciò si aggiungono le preoccupazioni per la raccolta di fondi da parte dell'ormai ex-CEO per realizzare progetti esterni alla mission dell'azienda. Tra questi ad esempio va citato un piano di investimento per un impianto di chip.
Secondo alcune indiscrezioni, Altman aveva posto alcune condizioni al suo reintegro. Tra queste, le modifiche alle modalità di governance di OpenAI, la rimozione del Cda e una dichiarazione che lo assolveva da eventuali "illeciti". L'organo di supervisione dell'azienda non ha ceduto alle richieste e viceversa ha optato per cercare un altro Amministratore delegato.
Le sfide del nuovo CEO
Davanti a sé, il nuovo ad Emmer Shear ha diversi temi spinosi da affrontare. Uno dei principali è l'agitazione dei dipendenti che non hanno gradito il licenziamento di Altman e che hanno espresso tutto il loro disappunto attraverso i social. Ricostruire un clima di fiducia è un passo che verosimilmente richiederà molta abilità e pazienza.
Un'altra questione di primaria importanza riguarda il rapporto con gli investitori. Grandi società di venture capital che sostengono l'azienda come Thrive Capital, Khosla Ventures e Sequoia Capital hanno preso una posizione netta durante il fine settimana nel tentativo di far reintegrare Altman. Tuttavia, non avendo posti in Consiglio, questi soggetti hanno visto il loro tentativo vanificato.
Se i rapporti tra gli investitori e la società dovessero sgretolarsi dopo quanto successo negli ultimi giorni, potrebbe essere a rischio il piano di vendita da 1 miliardo di dollari in azioni dei dipendenti, la cui offerta avrebbe dovuto essere guidata da Thrive Capital per una valutazione di OpenAI di 86 miliardi di dollari.
Altman e Brockman entrano in Microsoft
Microsoft non si è lasciata scappare l’occasione: ha assunto Sam Altman e Greg Brockman per dirigere un team di ricerca sull'intelligenza artificiale. Scrivendo su X, l'Amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella ha dichiarato che Altman e Brockman, "insieme ai loro colleghi, si uniranno a Microsoft per guidare un nuovo team di ricerca sull'intelligenza artificiale avanzata". "Non vediamo l'ora di muoverci rapidamente per fornire loro le risorse necessarie per il loro successo", ha aggiunto.
Microsoft, il principale finanziatore di OpenAI, "rimane impegnata nella partnership con OpenAI e ha fiducia nella nostra road map di prodotti e nella nostra capacità di continuare a innovare", ha scritto Nadella.