Assicurazioni Generali ha approvato i risultati finanziari per i primi nove mesi dell'anno, riportando una
forte crescita dell'utile netto che ha battuto le attese degli analisti e una solidità complessiva economica e patrimoniale. Gli ottimi risultati sono stati favoriti dall'aumento dei premi che ha compensato la crescita delle richieste di risarcimento per i disastri naturali. La società ha confermato gli obiettivi delineati per l'anno prossimo.
"Il Gruppo ha continuato a crescere in maniera profittevole, grazie al forte aumento del risultato operativo e dell’utile netto, nonostante il maggiore impatto delle catastrofi naturali, confermando la propria resilienza in un contesto che rimane complesso dal punto di vista macroeconomico e geopolitico", ha affermato il Direttore finanziario della società Cristiano Borean.
Le
azioni Generali scendono di 1,3 punti percentuali a 19,30 euro dopo l'apertura delle contrattazioni alla Borsa di Milano.
Risultati Generali: i conti nel dettaglio
Nel periodo da gennaio a settembre, Generali ha riportato un fatturato complessivo di 60,46 miliardi di euro, in crescita del 4,7% rispetto ai 57,94 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2022. Il risultato è stato caratterizzato da una crescita sostenuta del ramo danni (+11,4% anno su anno), che ha registrato premi lordi per 23,44 miliardi di euro. Il comparto vita invece ha avuto un andamento più flebile, mostrando un incremento dello 0,9% a 37,02 miliardi di euro.
Il risultato operativo consolidato è balzato del 16,7% su base annua a 5,1 miliardi di euro, superando i 5,04 miliardi di euro stimati dal consensus. L'utile netto rettificato ha evidenziato una crescita del 29,6% a 2,98 miliardi di euro in confronto ai 2,3 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Ai guadagni hanno contribuito la cessione di un complesso immobiliare londinese per 193 milioni di euro netti e l'impatto di una perdita di 93 milioni legati ad asset a reddito fisso russi.
La compagnia triestina ha un combined ratio del 94,3%, rispetto al 97,4% dei primi nove mesi del 2022. Quanto più questo parametro è inferiore al 100%, tanto più la società è redditualmente forte. Riguardo invece al solvency ratio, Generali ha raggiunto un livello del 224%, in crescita dal 221% dello scorso anno, il che denota una maggiore forza patrimoniale.
Outlook e dividendi
Per quanto riguarda l'andamento nei prossimi mesi, il Leone di Trieste prevede che le Banche centrali influenzeranno i mercati finanziari americani ed europei attraverso la conclusione del ciclo restrittivo delle politiche monetarie. A ciò si aggiungeranno i dati macroeconomici, con riferimento specialmente all'inflazione, stimata in leggero calo. L'azienda avverte nel contempo di nuovi rischi, come l'inasprimento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
In questo contesto, il Gruppo prevede di "migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l'8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti a livello 5 CAGR a 3 anni basato sull'EPS normalizzato del 2024, rispetto all'EPS normalizzato del 2021". Inoltre, la società intende distribuire agli azionisti dividendi cumulati per il periodo 2022-2024 tra 5,2 e 5,6 miliardi di euro.