Il Singles Day non è stato molto propizio per Apple. Nel festival cinese dello shopping, il gigante americano dell'iPhone si è visto superare dai rivali Huawei e Xiaomi in termini di vendite nell'arco delle due settimane dell'evento che vanno dal 30 ottobre al 12 novembre. Lo dimostrano i dati raccolti dalla società di ricerca Counterpoint Research, che hanno riportato come Apple abbia avuto una contrazione del 4% rispetto all'anno scorso, mentre i due colossi del Dragone hanno registrato vendite in forte aumento (66% per Huawei e 28% per Xiaomi).
Grazie alla grande performance delle due società cinesi, nel complesso il valore delle vendite di smartphone è cresciuto del 5% su base annua. C'è da dire che mancano i dati delle piattaforme e-commerce di Alibaba e JD.com, che dall'anno scorso non comunicano più i dati relativi al Singles Day. JD.com ha solo rivelato che in genere il volume delle transazioni sui prodotti Apple ha superato i 10 miliardi di yuan (1,39 miliardi di dollari) durante il periodo.
Apple: cosa ha determinato la sconfitta al Singles Day
Le ragioni per cui la Big Tech di Cupertino è rimasta indietro rispetto ai principali rivali cinesi sono diverse.
In primo luogo c'è una questione di prezzi. L'ultimo modello iPhone di Apple parte da 5.999 yuan in Cina, ovvero 832 dollari. Lo smartphone di ultima generazione di Huawei, il Mate 60 Pro, ha un prezzo iniziale di 5.499 yuan (763 dollari) mentre il più recente dispositivo di Xiaomi, l'Mi 14, parte da un prezzo di 3.999 yuan (555 dollari).
In secondo luogo vi è un fattore legato alla tempistica, almeno per quanto riguarda il confronto con Huawei. Apple ha rilasciato l'iPhone 15 verso la fine di settembre, mentre la serie Mate 60 di Huawei è arrivata sul mercato un mese prima. Xiaomi invece ha lanciato la gamma di punta Mi 14 a fine ottobre, ma l'entusiasmo è stato tale che, secondo quanto riportato dall'Amministratore delegato della società Lei Jun, le vendite hanno superato 1 milioni di unità appena dopo il suo rilascio.
Una terza ragione è da ascrivere al fatto che gli acquirenti di Huawei si sono galvanizzati dopo l'impresa della società di aver superato gli ostacoli sui chip di prima fascia. Il governo americano infatti aveva imposto il divieto per le aziende USA di esportare i semiconduttori più avanzati in Cina. La compagnia con sede a Shenzhen però è riuscita a realizzare un chip internamente all'altezza di quelli sviluppati da Nvidia.
Infine, a spiegare la debacle di Apple c'è anche un problema legato alla catena di approvvigionamento che ha frenato le forniture. "Apple sta migliorando rispetto al mese scorso, ma sembra che ci siano ancora degli intoppi in termini di fornitura", ha detto Ivan Lam, analista senior per il settore manifatturiero di Counterpoint.
Cosa aspettarsi ora?
I dati di Counterpoint riportano anche che in generale il mercato degli smartphone si è ripreso dopo un lungo periodo di cali. Le vendite a ottobre sono cresciute del 5% su base annua, segnando il primo mese in aumento dopo 27 contrazioni consecutive.
Ciò induce all'ottimismo per l'ultimo scorcio del 2023, anche e soprattutto in coincidenza con il periodo delle festività. Domani avrà luogo il Black Friday, a cui seguirà il Cyber Monday dell'inizio della prossima settimana. Con dicembre arriveranno gli acquisti natalizi e presumibilmente il mercato degli smartphone riceverà una scossa.
Gli analisti nel complesso sono positivi. La società di ricerca IDC ha affermato di aspettarsi una "crescita delle vendite su base annua nel quarto trimestre, dopo un calo delle spedizioni per dieci trimestri consecutivi". Previsione confermata da Counterpoint, la quale si attende che "dopo la forte crescita di ottobre, il mercato crescerà su base annua anche nel quarto trimestre del 2023, avviandosi verso una graduale ripresa nei prossimi trimestri".