Stellantis punta a ridurre la forza lavoro negli Stati Uniti. Ai dipendenti statunitensi di Chrysler sono stati offerti incentivi per lasciare il posto di lavoro. In particolare, il piano di “buyout” riguarderà circa la metà dei dipendenti statunitensi di Chrysler non iscritti a sindacati, con un focus in particolare sulle posizioni impiegatizie, i c.d. white collar. Per i dipendenti che accetteranno l'incentivo, il termine ultimo è l’8 dicembre, l’uscita è prevista entro la fine dell’anno.
Ecco perché Stellantis vuole tagliare i posti di lavoro
Dopo gli aumenti innescati dal nuovo contratto di lavoro che ha decretato la fine dello sciopero indetto dal sindacato United Auto Workers (il CFO Natalie Knight ha detto che le sei settimane di sciopero sono costate 750 milioni di euro in termini di redditività e 3 miliardi dal fronte ricavi), Stellantis punta a tagliare i costi complessivi tramite la riduzione della forza lavoro. I risparmi saranno destinati a finanziare il passaggio verso le motorizzazioni elettriche.
Tramite investimenti per 53 miliardi di dollari, le vendite europee entro il 2030 dovrebbero essere rappresentate solo da auto elettriche mentre negli Stati Uniti le nuove motorizzazioni dovrebbero rappresentare metà del fatturato.
Il Direttore operativo di Stellantis, Mark Stewart, lunedì nel corso di un meeting con i dipendenti ha detto che l'azienda è intenzionata ad offrire pacchetti di uscita volontaria ai dipendenti non iscritti al sindacato con almeno cinque anni di esperienza. Uno studio dell’andamento dell’attività, “ha fatto chiaramente emergere - ha detto Stewart - che dobbiamo diventare più efficienti".
Nel complesso, l’operazione dovrebbe riguardare 6.400 lavoratori, circa la metà rispetto ai 12.700 non iscritti ai sindacati (ai 2.500 iscritti non è stata offerta questa opportunità).
Stellantis ha dichiarato di aver intrapreso "azioni strutturali necessarie per proteggere la nostra attività e la società". "Mentre ci prepariamo alla transizione verso i veicoli elettrici, Stellantis offrirà un pacchetto di separazione volontaria per assistere quei dipendenti non rappresentati (dai sindacati, ndr) che desiderano separarsi o andare in pensione dall'azienda per perseguire altri interessi con un pacchetto di benefici”.
Per la casa automobilistica si tratta del secondo ciclo di licenziamenti del 2023: ad aprile, Stellantis ha offerto pacchetti per l’uscita volontaria a 33.500 dipendenti statunitensi (31 mila lavoratori pagati ad ora e 2.500 dipendenti). Piani di “buyout” saranno offerti anche nel 2024 e nel 2026.