Questo fine settimana l'Amministratore delegato di
Tesla,
Elon Musk, ha raggiunto un risultato molto importante per l'azienda che ha mandato in orbita le azioni a Wall Street nelle contrattazioni di ieri. Dopo l'incontro con il premier cinese Li Qiang a Pechino, l'imprenditore ha ottenuto il via libera dalla Cina al lancio del software
Full Self-Driving (FSD) per le auto a guida autonoma (
Tesla: accordo con Baidu e via libera dalla Cina alla guida autonoma).
FSD: cos'è e come funziona
FSD è la versione autonoma del software Autopilot lanciato nel 2020, che assiste alla guida gli automobilisti nel parcheggio, nei cambi di corsia e nel traffico. Finora Tesla non è riuscita a produrre un'auto a guida completamente autonoma per effetto dei rigidi controlli normativi sulla sicurezza. Dopo una serie di incidenti, negli Stati Uniti l'installazione di Autopilot ha provocato un'indagine per verificarne l'adeguatezza. Tesla fa pagare l'FSD 8.000 dollari per l'acquisto del software o 99 dollari al mese in abbonamento in USA. In Cina, invece, ha offerto sinora il software in abbonamento da quattro anni, ma con funzioni limitate.
Cosa significa l'approvazione per Tesla e per la Cina
L'approvazione del governo cinese dell'FSD ha una grande significato sia per Tesla che per la Cina. Riguardo la casa automobilistica di Austin, l'azienda potrà
rafforzare la sua competizione nel più grande mercato del mondo delle auto elettriche (che negli ultimi anni si è fatto molto difficile con l'ascesa di società come BYD e Li Auto). Tesla ha visto la sua domanda ridursi drasticamente nel territorio cinese, con la quota di mercato che nel quarto trimestre 2023 si è ridotta dal 10,5% al 6,7% (dati della
Passenger Car Association China).
Tuttavia, non bisogna dimenticare che la presenza dell'azienda guidata da Elon Musk in Cina è molto rilevante. La fabbrica di Shanghai è la più grande a livello globale e da quando è entrata nel mercato circa 10 anni fa ha venduto oltre 1,7 milioni di auto. L'abilitazione dell'FSD in Cina fornirebbe quindi un buffer al calo delle vendite, mentre l'azienda accelera sulla diversificazione verso tecnologie autonome, intelligenza artificiale e robot umanoidi.
Tutto questo però può comportare un'intensificazione della guerra dei prezzi, che proprio Tesla ha innescato all'inizio del 2023 in Cina. Infatti, altri player locali come il produttore di smartphone Xiaomi hanno annunciato piani per l'assistenza alla guida autonoma tramite Autopilot.
Anche per la Cina, il via libera all'FSD ha un grande impatto. Dal suo arrivo nel mercato cinese, Tesla è stata sempre accolta con tappeti rossi dalle autorità locali e i rapporti nel tempo si sono mantenuti su buoni livelli di cordialità nonostante le asperità tra Washington e Pechino. Il Dragone tra l'altro ha intenzione di facilitare i flussi di dati transfrontalieri, previo controllo e valutazione di sicurezza. La fabbrica cinese di Tesla a Shanghai si trova in una grande zona di libero scambio.
Il disco verde cinese sull'FSD si incastra perfettamente anche con l'obiettivo del governo di stimolare la concorrenza e l'innovazione in modo da consolidare la leadership mondiale del Paese a livello tecnologico. In questo contesto, diverse case automobilistiche come Xpeng e Huawei sarebbero sollecitate a implementare un prodotto simile a quello di Tesla, spianando ancora di più la strada per il raggiungimento del traguardo da parte delle autorità.