Le quotazioni del Bitcoin arriveranno a 80.000 dollari entro la fine di novembre, indipendentemente da chi vincerà le elezioni americane. Il segnale arriva dal mercato delle opzioni, secondo cui il volume dei contratti "call" è concentrato a quel livello nelle scadenze del 29 novembre. L'open interest - cioè l'importo totale dei contratti in essere - per le stesse opzioni con scadenza il 27 dicembre è invece raggruppato tra 80.000 e 100.000 dollari, mentre per quelle con scadenza l'8 novembre è di 75.000 dollari.
Nel contempo, il rapporto put/call sul Bitcoin è in calo nel periodo verso la fine del 2024, secondo quanto riportato dall'exchange di opzioni crypto Deribit. Questo significa che c'è un numero maggiore di trader che acquistano opzioni "call" rispetto alle "put", mostrando una certa tendenza rialzista sul sottostante. "Gli investitori stanno sfruttando il mercato delle opzioni più come strumento per catturare potenziali rialzi piuttosto che come copertura contro i rischi di ribasso", ha affermato David Lawant, responsabile della ricerca presso il prime broker di criptovalute FalconX.
Bitcoin: sarà Trump-trade?
Il Bitcoin era arrivato alle soglie di 70.000 dollari a inizio settimana, su una maggiore convinzione dei trader di un trionfo di
Donald Trump alle elezioni presidenziali del 5 novembre. La principale criptovaluta è ormai considerata un
Trump-trade in quanto il leader repubblicano si è posto come obiettivo quello di fare degli Stati Uniti un centro mondiale delle criptovalute. Per raggiungere tale obiettivo il tycoon ha intenzione di allontanare tutte quelle persone che in oltre un decennio hanno remato contro lo sviluppo dell'industria crittografica. In testa
Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission. Tuttavia, anche un'affermazione alle urne di
Kamala Harris non dovrebbe essere un ostacolo per il Bitcoin, secondo il mercato. Il candidato democratico ha promesso un quadro normativo per il settore, ma che è ben lontano dal giro di vite dell'attuale inquilino alla Casa Bianca
Joe Biden.
"Credo che il consenso del mercato sia che Bitcoin probabilmente si comporterà bene indipendentemente dall'esito delle elezioni", ha affermato Lawant. "Secondo la nostra analisi, l'attività delle opzioni che circonda le prossime elezioni mostra una notevole propensione al rialzo". L'esperto inoltre ha aggiunto che con l'avvicinarsi della data delle elezioni, la volatilità potrebbe aumentare.
L'influenza della Fed
L'ottimismo intorno al Bitcoin è cresciuto anche in combinazione con l'inizio del ciclo di allentamento della Federal Reserve. La Banca centrale americana ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale il mese scorso e probabilmente anche nelle prossime riunioni proseguirà con le misure di accomodamento. Tuttavia, le ottime condizioni di salute dell'economia americana spingono verso una Fed meno aggressiva su questo fronte. Questo non ha fatto diminuire gli acquisti di Bitcoin. La criptovaluta trae vantaggio da tassi più bassi, in quanto gli investitori sono maggiormente attratti dalle attività più rischiose. Ma anche se le aspettative di altri maxi-tagli sono diminuite, il mercato comunque punta sul Bitcoin in quanto sposta denaro dalle azioni, secondo alcuni analisti.