L’azionario emergente non è stato certamente all’altezza di quello americano negli ultimi anni. Prendendo un qualsiasi ETF che investe sull’area geografica dei Paesi non sviluppati scopriremmo che in 5 anni le Borse americane hanno raddoppiato il loro valore, quelle emergenti lo hanno aumentato di appena il 20%. Una sottoperformance che trova nella Cina (e nel suo peso all’interno del paniere degli indici emergenti) una responsabile diretta. La crescita fiacca di Pechino si è riverberata sulle società quotate in borsa.
Negli ultimi sei mesi però il motore emergente è stato alimentato da un paio di Paesi che hanno visto le Borse locali crescere più dell'S&P 500 americano. Stiamo parlando della Borsa indiana e di quella sudafricana.
India e Sudafrica: Borse in rally nell'ultimo semestre
L’ultimo semestre è stato caratterizzato da una crescita dei prezzi a Wall Street del 7%, meno della metà della crescita della Borsa indiana e meno di un terzo di quella sudafricana.
La Borsa indiana, nell’ultimo anno ha fatto meglio di quella americana, negli ultimi tre e cinque anni l’ha pareggiata. Una performance che ha fatto crescere il peso percentuale di questo paese all’interno del paniere emergente fino a raggiungere il pareggio con la Cina poche settimane fa in occasione del nuovo ribilanciamento dell’indice.
La Borsa sudafricana è una storia invece molto più recente visto che a 5 anni realizza gli stessi deprimenti numeri dell’indice emergente generico.
Johannesburg è investibile oggi con un ETF di iShares che replica l’indice Msci South Africa Capped. Lanciato nel 2010, ma con un patrimonio ancora modesto e inferiore ai 100 milioni di euro, questo ETF offre un’esposizione ad un mercato emergente dove dominano finanziari (37%) e società minerarie (18%). Sono 32 i titoli presenti nel paniere con i primi 10 che occupano il 62% del totale con Naspers come prima società presente con il 14% di peso.
La rivalutazione del rand combinata a una maggiore stabilità politica del Paese dopo le elezioni e il rialzo dell’oro a nuovi record, indubbiamente tra i motivi di questa eccellente performance della borsa africana.
Tornando all’India sono tanti gli ETF che replicano questo mercato. iShares Msci India con oltre 5 miliardi di euro di masse amministrate è il più capitalizzato ed offre una partecipazione a quasi 150 azioni del Paese asiatico rivale della Cina. Finanza, beni voluttuari, energia e tech rappresentano i settori più importanti con un peso complessivo del 45%.
La stagnazione cinese, l’afflusso di capitali esteri verso un Paese ritenuto più amico dell’occidente, capitale umano a forte vocazione scientifico-informatica, crescita demografica, tutti buoni motivi che hanno alimentato una crescita che ha saputo competere con quella ipercelebrata di Wall Street.
La rimonta emergente forse comincerà da qui?