Oggi la
sterlina ha aggiornato il nuovo massimo nei confronti del dollaro USA da marzo 2022 a 1,3340 e confermato il suo ruolo di migliore performer valutario del G10 quest'anno. A dare impulso alla valuta britannica è stato l'approccio cauto da parte della
Bank of England, che nella riunione di questa settimana ha tenuto fermi i tassi di interesse, mentre la
Federal Reserve ha deciso per un maxi-taglio di 50 punti base.
Gli investitori si sono precipitati quindi in massa ad acquistare sterline e vendere dollari nell'aspettativa che la politica monetaria della Fed sia più accomodante. Secondo i dati di posizionamento della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), gli investitori istituzionali sono diventati i più rialzisti sulla sterlina nell'ultimo anno, con le puntate a leva degli hedge fund e di altri fondi sui livelli maggiori dal 2014.
Sterlina: secondo gli strategist il rally sta per finire
Secondo gli esperti di mercato, tuttavia, l'entusiasmo verso la sterlina potrebbe svanire già questo autunno, quando verrà presentato il bilancio del governo britannico. I conti fiscali presumibilmente prevederanno alcune strette che potrebbero rallentare una crescita già in calo nel primo semestre.
Questo dovrebbe far crescere le probabilità che la BoE acceleri il ritmo dei tagli al costo del denaro per sostenere l'economia del Paese. Finora la sterlina si è sorretta proprio sui tassi di interesse elevati, in aggiunta al fatto che l'urgenza di tagliare si è fatta meno pressante rispetto ad altri Paesi. Ora, a giudizio di molti strategist, il supporto rischia di sgretolarsi.
"Non ha molto senso inseguire i movimenti al rialzo della sterlina nel breve termine, sebbene l'attuale ritmo più lento delle riduzioni dei tassi nel Regno Unito rispetto agli Stati Uniti la renda una scelta privilegiata per gli investitori a caccia di rendimenti più elevati", ha affermato Matthew Landon di JP Morgan Private Bank.
Nick Andrews, senior currency strategist di HSBC, è convinto che prima della fine del 2025 saranno necessari altri 225 punti base di tagli della BoE, rispetto ai soli 150 che in questo momento sta prezzando il mercato. "La sterlina sarà messa alla prova mentre gli investitori riconfigurano gradualmente le loro aspettative verso tagli più profondi", ha detto.
Anche Brad Bechtel, responsabile globale dei cambi presso Jefferies a New York, non crede che il rally della sterlina sul dollaro possa durare. "Sebbene sia possibile un ulteriore rialzo a 1,35 dollari nelle prossime settimane, bisogna essere cauti riguardo a una spinta al rialzo", ha riferito.
Secondo Stephen Jen, Amministratore delegato di Eurizon SLJ Capital, quello che viene definito come bilancio di austerità del Regno Unito del prossimo mese non aiuterà l'economia nel breve periodo. Questo comporta che "la BoE potrebbe accelerare i tagli dei tassi per attutire lo shock della domanda, danneggiando al contempo la sterlina".