In questi giorni il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha ribadito che intende
annettere la Groenlandia, uno Stato al confine con il Canada ma di proprietà della Danimarca. L'inquilino della Casa Bianca ha sempre sostenuto che il motivo per cui vuole fare propria l'isola situata tra l’oceano Atlantico del Nord e l’oceano Artico attiene alla sicurezza degli USA.
Durante la seconda guerra mondiale, l'esercito americano ricevette il permesso di costruire la Base aerea di Thule. Si tratta di un avamposto estremamente importante per difendere gli Stati Uniti qualora la Russia dovesse inviare missili. La via più breve per Mosca sarebbe infatti attraverso il Polo Nord e la Groenlandia.
In verità, le ragioni dell'interesse di Trump vanno al di là della sicurezza del suo Paese. Ci sono altri motivi, che possono anche essere legate alla sicurezza e riguardano le terre rare. La Groenlandia ha un territorio coperto per l'80% da ghiaccio, ma è ricca di questi minerali.
Le terre rare sono elementi preziosi per l'applicazione che hanno a livello tecnologico, tipo nei chip utilizzati per l'intelligenza artificiale, le auto elettriche, gli smartphone, ecc. Sono importanti anche con riferimento alla difesa e qui subentra la connessione con la sicurezza di cui parla Trump. Secondo quanto riportato dal Dipartimento della Difesa statunitense, per costruire un aereo F-35, occorrono circa 408 kg di terre rare. Ciò riflette l'importanza di questi minerali (
Terre rare: perché sono così importanti per Trump e l'occidente).
Groenlandia: ecco la sua ricchezza di terre rare
Ma in quale misura sono presenti le terre rare in Groenlandia e quali minerali si trovano nel territorio? Secondo il
rapporto del Centro nazionale di informazione sui minerali del governo degli Stati Uniti, la Groenlandia è l'ottavo Paese al mondo per riserve di terre rare detenute alla fine del 2024, con una quantità complessiva di
1,5 milioni di tonnellate.
Le terre rare presenti in natura sono in tutto 17 e l'elenco include: lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, promezio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tulio, itterbio, lutezio, ittrio e scandio. In Groenlandia è possibile trovare elementi come ittrio, scandio, neodimio e disprosio.
Groenlandia: le opportunità per il mondo
La vasta presenza di riserve di terre rare della Groenlandia è stata oggetto di notevole interesse tra le società minerarie di tutto il mondo. Negli anni, gli investimenti esteri sono aumentati, per capitalizzare i potenziali benefici contenuti nelle riserve naturali del Paese. Estrarre terre rare, tuttavia, non è un procedimento semplice. Esse si trovano nel sottosuolo e devono essere ricavate da rocce e argilla per sottoporle a un processo di raffinazione in modo da ricavarne un prodotto utilizzato per scopi industriali.
La tempistica quindi è abbastanza lunga, in quanto i minerali richiedono una separazione e purificazione individuale complessa avendo caratteristiche simili. Tra l'altro, alcuni dei minerali insiti nelle terre rare contengono elementi radioattivi, il che significa la possibilità per gli impianti di trattamento di trovarsi con scorie pericolose di cui diventa difficile e oneroso sbarazzarsene.
Le aziende quindi devono adoperare tecnologie di lavorazione avanzate per estrarre e lavorare i minerali groenlandesi per scopi commerciali. Per massimizzare i potenziali benefici dell'estrazione riducendo i costi, le imprese hanno investito molto nelle attività di ricerca e sviluppo. Al riguardo, hanno utilizzato ultimamente anche l'intelligenza artificiale per la mappatura delle zone in cui è possibile trovare i minerali.
La posizione geografica della Groenlandia è indubbiamente un punto di forza. L'isola si trova nelle immediate vicinanze dell'Europa, il che la rende un hub strategico nelle rotte commerciali internazionali. Questo consente alle aziende di accedere alle materie prime vitali sostenendo un costo relativamente basso rispetto a quello sostenuto in altre aeree situate in Paesi più lontani e geograficamente più scomode.
Inoltre, con il surriscaldamento del pianeta e i ghiacciai della Groenlandia che si stanno sciogliendo, potrebbero spuntare ulteriori aree dove è possibile trovare risorse finora inesplorate.
Attualmente c'è da segnalare il Kvanefield Project, un progetto di terre rare su larga scala con il potenziale per diventare il più importante produttore mondiale occidentale. Kvanefjeld sarà costituito da una miniera, un concentratore e una raffineria e produrrà un concentrato minerale contenente il 20-25% di ossido di terre rare che sarà trasformato in prodotti intermedi ad alta purezza nella raffineria. Secondo alcune stime degli esperti del settore, il progetto potrebbe soddisfare fino al 15% della domanda mondiale di terre rare.
La questione ambientale
Una questione che rende però più difficile l'esplorazione delle terre rare della Groenlandia è la tendenza del Paese in tempi recenti verso le energie alternative. In sostanza, i cittadini groenlandesi o, più in generale, della Danimarca che ne possiede il territorio, si sono espressi contro gli scavi per estrarre i minerali.
Pertanto, l'isola è più reticente alle concessioni. Questo si va a scontrare con le mire di molte aziende che hanno messo gli occhi sui territori della nazione e soprattutto di Donald Trump che intende trivellare per sfruttare le risorse preziose.