In una settimana che ha visto protagonista il crollo della lira turca a causa dello scenario politico complesso che si è venuto a determinare dopo l’arresto del sindaco di Istanbul e che, con un misto di timing e fortuna, ho anticipato in questo articolo (Lira turca, nuovi minimi storici e non finisce qui), è ancora lo yen in rapporto all’euro la valuta sulla quale voglio soffermarmi nell’analisi di oggi.
Con quella in corso sono state infatti tre le settimane consecutive di rialzo per EUR/JPY negando una figura di inversione che sembrava certa e proponendo un nuovo scenario.
Ma andiamo per ordine cominciando dalle decisioni della Bank of Japan, che ha mantenuto invariati i tassi di interesse come previsto.
Il costo del denaro allo 0,5% rimane stabile nonostante l’inflazione in rialzo. Questo a causa del clima di incertezza innescato dalla trade war di Trump. Nonostante gli aumenti salariali ottenuti dal sindacato più importante del Giappone (oltre il 5%) e variazione di prezzi al consumo che continuano a rimanere ben al di sopra del target fissato dalla BoJ (a febbraio l’inflazione è rimasta sopra al 4%), Ueda ha confermato che serve pazienza nel procedere con l’aumento dei tassi a causa di un persistere di incertezza economica che potrebbe provocare un rallentamento dell’economia globale.
EUR/JPY: forse è il momento di smaltire un po' di eccessi
Di questa prudenza ha preso atto anche lo yen che aveva avvicinato livelli importanti a inizio marzo per poi allontanarsi decisamente quando si è compreso che il costo del denaro giapponese non sarebbe salito.
Qualora il mese di marzo dovesse chiudersi sui livelli attuali per EUR/JPY avremo una serie di importanti conferme tecniche. La negazione della potenziale figura di testa e spalla ribassista che avrebbe definito un upgrade importante per lo yen giapponese è il primo messaggio. La figura di "bullish engulfing pattern" mensile è un altro forte input arrivato dagli operatori. Figura che però si sta scontrando con livelli di resistenza altrettanto significativi.

Il rimbalzo incisivo da area 155 ha infatti alimentato un rialzo che tra 162 e 163 trova le resistenze più interessanti.
Non sono le ultime resistenze prima dei massimi, in zona 165-167 troviamo altre resistenze statiche importanti, ma tecnicamente livelli di 162-163 ad essere il vero scoglio per la ripartenza dell’euro che, sopra 167, formalizzerebbe un doppio minimo dagli impatti di medio periodo decisamente positivi per il cross EUR/JPY. A quel punto la valuta giapponese destinata a perdere ulteriore terreno dirigendosi verso i massimi del 2024.
La reazione in chiusura di settimana con un rientro del cross di quasi tre figure dopo aver toccato 164, fa pensare alla necessità di smaltire un po' di eccessi da parte di EUR/JPY e forse il proseguimento di una fase laterale che va avanti da oltre un anno. Conosciamo però adesso i due livelli da monitorare con estrema attenzione per comprendere quando cambieranno le tendenze di medio periodo. Area 155 verso il basso e area 163 verso l’alto.