Segno meno per i future sugli indici USA: a due ore dall’avvio delle contrattazioni, il contratto sul Dow Jones scende dello 0,56%, quello sullo S&P 500 perde lo 0,84% ed il derivato sul Nasdaq arretra dell’1,2%. Da inizio anno i tre indici segnano rispettivamente un -2,26%, un -5,11% ed un -10,3%.
Per mercoledì 2 aprile è fissato il "Liberation Day" dei dazi in cui Trump dovrebbe annunciare il suo piano per tariffe reciproche.”Nessuno vince con una guerra commerciale e le nuvole si stanno addensando sulle prospettive di crescita globale", ha scritto Emmanuel Cau di Barclays. "I negoziati inizieranno probabilmente dopo il 2 aprile, il che porta a un lungo periodo di incertezza sulla portata finale, il livello e la tempistica delle tariffe".
Un team di Goldman Sachs guidato da David Kostin ha ridotto la view sullo S&P 500 per i prossimi tre mesi da “nessuna variazione” a “un calo del 5%”. Sui 12 mesi invece la stima è di aumento del 6%. Lo spauracchio è rappresentato dalla stagflazione, poiché i dazi aumentano la pressione sui prezzi e danneggiano l'attività economica.
Sempre da Goldman Sachs, Jan Hatzius ha alzato le probabilità di recessione al 35%. "L'aggiornamento rispetto alla nostra precedente stima del 20% riflette la base di crescita inferiore, il brusco recente deterioramento della fiducia delle famiglie e delle aziende e le dichiarazioni dei funzionari della Casa Bianca che indicano una maggiore volontà di tollerare la debolezza economica a breve termine nel perseguimento delle loro politiche".
Per ora però, il consenso degli analisti è ancora improntato all’ottimismo (+30% per il settore Tech: gli analisti puntano sullo S&P 500).
In agenda macro troviamo il PMI Chicago, visto stabile in territorio negativo a 45,5 punti (valori sotto i 50 punti indicano recessione dell’attività economica).
Le azioni a Wall Street: comparto auto in focus
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta del 31 marzo 2025.
- -2% prima dell’avvio per LPL Financial in scia dell’annuncio dell’acquisizione di Commonwealth Financial Network, società di gestione patrimoniale privata con circa 2.900 consulenti finanziari, per circa 2,7 miliardi di dollari in contanti.
- Dopo l’esordio invariato di venerdì, le azioni CoreWeave perdono il 4% nel pre-mercato.
- Mercoledì oltre ai dazi attenzione anche ai numeri sulle consegne del primo trimestre di Tesla. Gli analisti di Stifel hanno ridotto la stima sulle consegne nel breve termine ed il prezzo obiettivo sulle azioni TSLA a 455 da 474 dollari. Il titolo nel pre-market scende del 5,3%.
- Rosso anche per GM (-1,5%), Ford (-0,9%) e Stellantis (-3,71%). Parlando alla NBC News, Trump ha detto di non essere interessato al fatto che le case automobilistiche straniere aumenteranno i prezzi per i consumatori statunitensi. "Spero che aumentino i prezzi, perché se lo fanno, la gente comprerà auto prodotte in America. Ne abbiamo in abbondanza".