I Certificati Outperformance rientrano nella famiglia dei certificati a capitale non protetto.
Sono strumenti pensati per quegli investitori che possiedano aspettative decisamente rialziste per esempio su un indice di borsa o su un’azione. La particolarità di questi strumenti strutturati risiede nella extra performance che l’investitore può ottenere in caso di variazioni particolarmente positive del sottostante. In altre parole, questi strumenti replicano l’andamento del sottostante ma in caso di rialzi incorporano un effetto leva. In caso di ribassi, i Certificati Outperformance, replicano semplicemente l’andamento del sottostante. Questi certificati hanno la particolarità che qualora venga superato il livello di strike price è permesso all’investitore di beneficiare dell’effetto leva. Il fattore di partecipazione misura la leva applicata al certificato in corrispondenza di uno scenario favorevole. Un fattore di partecipazione pari al 200% rappresenta una leva a 2, al 300% una leva a 3 e così via.
Come funzionano?
A scadenza, si può assistere al verificarsi di due scenari distinti:
• se il sottostante dovesse registrare una performance positiva allora l’investitore riceverà una performance positiva moltiplicata per il fattore di partecipazione,
• se invece il sottostante dovesse registrare una performance negativa, l’investitore riceverà allora la performance negativa come se avesse acquistato il sottostante (senza leva).
Per semplicità, si può dire che attraverso questo tipo di certificati l’investitore può partecipa ai profitti del sottostante beneficiando dell’effetto leva per ottenere un “outperfomance” o una performance maggiorata mentre potrà incorrere in perdite derivanti dal rendimento del sottostante ma senza maggiorazioni.