L’anno 2006, nella storia degli ETF quotati in Europa, rappresenta un periodo nel quale entrano in scena produttori di ETF destinati ad essere dei veri e propri leader di mercato.
Uno di questi è indubbiamente la società tedesca Xtrackers che esordisce subito con il botto, ovvero il primo ETF globale sintetico ad accumulazione dei proventi, un vero e proprio benchmark per chi vuole seguire la serie storica ad accumulazione del mercato in senso generale con la maggiore profondità storica possibile. Xtrackers Msci World Swap è oggi una corazzata da 3,89 miliardi di euro di masse amministrate anche se probabilmente il costo particolarmente elevato del prodotto dal lancio (siamo a 0,45% all’anno) dubito possa favorire ancora oggi ingressi massicci da parte di investitori istituzionali e non, vista la concorrenza a basso prezzo attualmente presente sullo stesso comparto. Dal lancio questo ETF raccoglie comunque una performance del 285% in versione total return.
Ma il 2006 è un anno interessante anche perché si affacciano nei cataloghi di offerta sempre più prodotti obbligazionari con iShares che si sposta anche sul lato dei Treasuries americani. Nello specifico il primo ETF è Usd Treasury 1-3 anni a distribuzione dei dividendi naturalmente a cambio aperto. Per il primo ETF obbligazionario a cambio coperto ci sarà da aspettare l’anno successivo quando Xtrackers lancerà un ETF inflation linked globale eur hedged.
Storia degli ETF: nel 2006 arrivano gli ETC e gli ETF sull'immobiliare
Il 2006 è però anche anno di lancio da parte dell’allora ETF Securities (oggi WisdowTree) di una ricca offerta di ETC replicanti le principali materie prime. Quindi non più solo oro, ma anche rame, cotone, caffè e tanto altro, naturalmente con la struttura di replica basata su contratti futures e non fisico destinata solo a metalli prezioso come oro, argento e platino.
Oltre a nuovi ETF operativi sui mercati emergenti regionali di India, Cina, Turchia e Corea del Sud, l’altra novità è lo sviluppo di una gamma regionale e globale dell’universo Reits/immobiliare. iShares a fine 2006 infatti lancia diversi prodotti che investono in indici immobiliari asiatici e americani, ma soprattutto globali del mondo sviluppato. Con iShares Developed Market Property investire su un ETF mondiale contenente quasi 350 società/Reits operative nel settore immobiliare diventa semplice, creando le condizioni per rendere disponibile al piccolo e grande investitore uno strumento in grado di coprire adeguatamente questa asset class alternativa. Con masse oggi che sfiorano il miliardo di euro, questo ETF ha realizzato una performance complessiva dell’85%, nulla di esaltante se confrontato con l’azionario mondiale visto poco fa. Confermata la natura di strumento di “income” considerato che, al netto dei dividendi, questo ETF ha visto crescere il suo valore di appena il 5% in 18 anni.
Ma il 2007 si avvicina e prima dell’arrivo della grande crisi finanziaria arrivano sul mercato gli ETF che vanno short sui principali indici, i primi smart beta, ma anche alcuni prodotti tematici. Ma la grande novità con un timing perfetto è il lancio del primo ETF monetario.
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